Home 2012 10 Gennaio PRIN 2012. FALSA PARTENZA O LOGICA EUROPEA?
PRIN 2012. FALSA PARTENZA O LOGICA EUROPEA? PDF Stampa E-mail
“Falsa partenza sulla ricerca”. Con questa affermazione in merito al bando PRIN 2012, varato dal MIUR il 27 dicembre 2011, è comparsa sul Sole24Ore del 3 gennaio una lettera aperta al ministro Profumo a firma di Fabio Beltram e di Chiara Carrozza (direttori rispettivamente della Normale e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa). Beltram e Carrozza contestano principalmente la procedura di selezione: verrebbero imposte, infatti, delle limitazioni sia al numero di idee e progetti che ogni singola università può proporre, e analogamente anche al numero di ricercatori che possono indirizzare la propria proposta a uno specifico ateneo. Per i due direttori non si possono mettere tutti i luoghi di ricerca su uno stesso piano. Si rischia di adottare un approccio “quantitativo” che non premia il merito: “La distribuzione delle buone idee non è un fatto statistico che prescinde dalla qualità delle strutture e delle persone”.
Anche la Flc della Cgil non risparmia critiche al nuovo bando Prin. Il sindacato di settore, oltre a criticare le procedure di preselezione, sottolinea che il bando mette a disposizione 175 milioni di euro, risorse originariamente destinate allo sviluppo dell’edilizia universitaria e alle grandi attrezzature scientifiche degli atenei. E’ ritenuto eccepibile anche il passaggio dei progetti da biennali a triennali, incongruente con la scarsità attuale dei finanziamenti. La Flc punta il dito poi contro la decisione di obbligare le università a selezionare i progetti sulla base di un limite che corrisponde allo 0,75 per cento del numero dei docenti di ruolo. Per l’organizzazione della Cgil in questo modo è una legge a fissare i confini di ciò che sia meritevole o non.
Il ministro ha risposto sul Sole24Ore con un’intervista nella quale respinge le critiche e afferma di essersi ispirato a logiche europee. In sintesi, interrogato sul rischio che i fondi stanziati non diano un contributo alla crescita economica, Profumo ha replicato che il punto di partenza dell’Italia in questo campo è molto arretrato: se l’Italia ha contribuito versando il 15 per cento dei 50 miliardi del VII Programma quadro, i progetti che riguardano il nostro Paese non superano l’8,5 per cento della cifra totale. Questo vuol dire che rispetto a quanto stanziato ogni anno si perdono circa 500 milioni di euro. Per questo l’attenzione del MIUR si è rivolta all’VIII Programma quadro, denominato “Horizon 2020″, che finanzierà la ricerca per 80 miliardi di euro e che in nostro Paese deve essere in grado di intercettare con maggiore efficienza. In ministro Profumo definisce anche “poco efficace” il sistema di valutazione dei progetti di ricerca PRIN messo in atto finora, e spiega che il rimedio è la responsabilizzazione delle università, attraverso una preselezione dei progetti migliori. A tal fine il Profumo auspica la creazione di gruppi di progetto con più partnership: “veri e propri team in grado di interagire al meglio”. Insomma, il biennio che ci separa dall’operatività del programma Horizon 2020 deve servire al sistema italiano della ricerca come palestra, con priorità per la velocità della selezione e dei contatti a livello internazionale, rispetto ai quali viene stanziata una parte consistente dei finanziamenti. A questo scopo, spiega ancora il titolare del MIUR, niente correttivi ai decreti del 27 dicembre. Invece il ministro annuncia la partenza, il prossimo 23 gennaio, di un road show finalizzato alla presentazione del programma Horizon 2020, proprio con l’obiettivo di preparare per tempo il sistema e farlo arrivare “allenato” alla scadenza. Per questo Francesco Profumo si dice ottimista e spiega che il tempo che avrà a disposizione alla guida del ministro servirà a “costruire il Paese di domani”, e che se il sistema dell’istruzione e della formazione sono meglio di quanto appaia, quello che resta da fare è introdurre regole ottimali per il sistema e non per i singoli.
(Fonti: ROARS redazione 04-01-2012; F. Antonioli, IlSole24Ore 04-01-2012; S. Antonuccio, università.it 04-01-2012; R. Lupoli, università.it 05-01-2012)