Home 2012 10 Gennaio RICERCA. SOSTENERE ANCHE GLI STUDI CULTURALI E LE RICERCHE FONDAMENTALI E DI BASE
RICERCA. SOSTENERE ANCHE GLI STUDI CULTURALI E LE RICERCHE FONDAMENTALI E DI BASE PDF Stampa E-mail
E’ poco comprensibile che nei Programmi di ricerca d’interesse nazionale (PRIN) o nel Firb “Futuro in Ricerca” destinato ai giovani, il tema dei nostri beni culturali – nel senso più ampio del termine – non solo non appaia esplicitamente, ma sia persino disincentivato. Infatti, i bandi Prin e Firb, al momento, richiedono che le ricerche siano indirizzate principalmente (con una penalizzazione del 25% del punteggio se così non è) verso i macroargomenti di Horizon 2020: sanità, evoluzione demografica e benessere, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia, energia sicura pulita ed efficiente, trasporti intelligenti verdi e integrati, clima, efficienza nelle risorse e materie prime, società inclusive innovative e sicure.
Tutti argomenti rilevanti e di straordinario interesse comune. Ma che questa azione pro futuro tagli fuori oggi e, di fatto, una parte molto consistente delle ricerche di punta nell'area delle scienze umane e sociali non è comprensibile. Ci si potrebbe attendere una certa complementarità delle risorse nazionali rispetto a quelle europee soprattutto quando le ricadute sul tessuto produttivo possono essere a breve e consistenti (si pensi al turismo, ma anche al cinema, al teatro, alla musica, alla comunicazione multimediale, eccetera). Complementarità che dovrebbe valere anche nel sostegno alle scienze di base in senso lato (astronomia, matematica, biologia, fisica, chimica, eccetera)… Perché la pianta della scienza applicata e dell'innovazione dia frutti domani essa va innaffiata e il terreno reso fertile oggi e qualche investimento va fatto a lungo termine. È un po' retorico, ma è vero. Occorre ridare fiducia al sistema universitario e della ricerca. E questo può essere fatto solo immettendo risorse e attenzione alla loro distribuzione. Bene quindi aver riaperto i canali istituzionali di finanziamento alla ricerca quindi il plauso al primo posto. È necessario però mantenere ferma la barra della valutazione e della competizione tra Atenei, e creare le condizioni per sostenere in maniera rigorosamente meritocratica anche gli studi culturali e le ricerche fondamentali e di base perché concorrono al bene comune, alla capacità di attrazione, e alla ricchezza del Paese.
(Fonte: D. Braga, IlSole24Ore 07-01-2012)