Home 2011 1 Novembre Lauree triennali. Applicare il processo di Bologna
Lauree triennali. Applicare il processo di Bologna PDF Stampa E-mail
Dopo 12 anni il "Processo di Bologna" che ha introdotto in Italia il "3+2" è più vivo che mai. Per Luigi Berlinguer è addirittura «irreversibile» visto che l'hanno sottoscritto 47 Paesi. Ma per l'ex ministro dell'Istruzione è giunto il momento di implementarlo. In due modi: rendendo spendibile in tutti gli Stati membri la laurea conseguita all'interno dei confini nazionali e, soprattutto, smentendo il pregiudizio che con i diplomi triennali non si lavora. Laddove l'esperienza anglosassone dimostra il contrario. Concetti che lui stesso metterà nero su bianco in una risoluzione che sarà a gennaio all'esame dell'assemblea di Strasburgo. «Il processo di Bologna, che nel frattempo si è ampliato nello Spazio europeo dell'istruzione superiore, ha avviato il percorso verso un titolo di studio europeo - spiega - ma gli Stati ancora si oppongono tant'è che dopo 12 anni esiste solo qualche raro caso di titolo di studio riconosciuto all'estero». A differenza delle merci che non hanno dogana e dell'euro che può essere prelevata a Roma e spesa nel resto dell'Ue, sottolinea Berlinguer, la cultura si scontra ancora con troppe barriere. E per lui questo è «un vulnus visto che proprio la cultura dovrebbe essere universale». Il fine della risoluzione cui l'esponente dei democratici sta lavorando sarà proprio quello di impegnare gli Stati membri a far sì che «chi s’iscrive all'università di Cipro o di Glasgow possa utilizzare i suoi titoli presso tutta l'Ue». «Se la matematica è matematica ovunque - si chiede Berlinguer - per quale motivo una laurea conseguita in Italia non è riconosciuta in Francia o in Germania?». Quanto alle materie umanistiche e scientifiche, precisa ancora l'ex ministro, «se proprio hanno delle perplessità ci propongano una soluzione che sia europea e non solo italiana».
(Fonte: Il Sole 24 Ore 24-10-2011)