Home 2011 7 Ottobre La lingua della comunicazione scientifica internazionale
La lingua della comunicazione scientifica internazionale PDF Stampa E-mail
Esiste una lingua della comunicazione scientifica internazionale, l'inglese - dal ruolo analogo a quello del latino, fino al XVII secolo -, la cui conoscenza è presupponibile in uno studioso di oggi; una lingua che può avere senso privilegiare nella valutazione della ricerca. Sia chiaro: non ogni disciplina scientifica può costituire un'unica comunità internazionale, com'è il caso dei fisici; anzi, in molti ambiti umanistici le comunità scientifiche traggono senso - mezzi espressivi, temi di ricerca, inflessioni argomentative - proprio dal nutrirsi di una tradizione e di una lingua nazionale; e il mondo scientifico anglofono, benché vastissimo e potentissimo, non fa eccezione, e ha le medesime connotazioni "locali" di altre tradizioni di ricerca. Per il ricercatore, pubblicare in contesti che chiedono l'adeguazione a uno stile di lavoro, a scelte tematiche, a forme argomentative, che possono essergli estranee, è una limitazione di fatto della sua libertà, e in prospettiva dello stesso pluralismo delle espressioni del sapere. In questi casi, la vera internazionalizzazione della ricerca sarebbe la traduzione in lingua straniera di opere scritte in italiano; evento non molto frequente, ma che potrebbe esserlo, se gli incentivi pubblici alla traduzione di opere italiane fossero più rilevanti.
(Fonte: C. Galli, La Repubblica 20-09-2011)