Home 2011 5 Settembre Nei test di ammissione manca l'aggancio con l'istruzione secondaria
Nei test di ammissione manca l'aggancio con l'istruzione secondaria PDF Stampa E-mail
La ragionevolezza del meccanismo dei test di ammissione, che consente di evitare affollamenti delle strutture, diminuire la dispersione, contenere il delta fra offerta e domanda è indubbia. I problemi riguardano lo strumento (i test) e la sua coerenza con il sistema d'istruzione nel suo complesso. Confrontati con quelli di qualche anno fa, gli ultimi test sono complessivamente ben fatti: sensata la ponderazione fra parti generali e disciplinati a favore delle prime (le seconde saranno oggetto"di studio durante i corsi), benvenuta l'attenzione alle competenze logiche e testuali, a scapito della «cultura generale», troppo aleatoria. Quello che manca è l'aggancio con l'istruzione secondaria. È singolare .che uno studente debba conseguire un diploma «in uscita» che lo abilita a proseguire gli studi e si veda poi limitare il diritto di accesso da un altro filtro, del tutto indipendente dal primo. La direzione dello sbarramento «in entrata» è quella giusta, ma ne vanno tratte tutte le conseguenze: va cioè abolito l'esame di Stato e il valore legale del titolo. Infine, la secondaria superiore non esercita in alcun modo gli studenti ad affrontare prove analoghe ai test. A questo. solo le scuole possono ovviare nei fatti. Magari aiutate da un nuovo regolamento sulla valutazione che aggiorni l'attuale normativa. Che è un regio decreto del 1925.
(Fonte: P. Ferratini, Corsera 30-08-2011)