Home 2011 5 Settembre La Guardia di Finanza per i furbetti delle tasse alla Federico II
La Guardia di Finanza per i furbetti delle tasse alla Federico II PDF Stampa E-mail
La retta è modesta. Si parte da un minimo di 450 e si arriva a 1.200 euro. E’ questa la quota d’iscrizione alla Federico II di Napoli. Eppure anche all'università si annidano gli evasori fiscali anche quando si devono pagare cifre contenute. Il prestigioso ateneo ha cercato di correre ai ripari siglando un accordo con la Guardia di Finanza proprio per verificare le dichiarazioni Isee presentati dagli studenti al momento dell'iscrizione. Non è giusto - spiega il pro-rettore Gaetano Manfredi - che i poveri finanzino l'università di cui godono i ricchi». La richiesta di aiuto al finanzieri svela le difficoltà dell'ateneo. Su 100 mila iscritti la metà, in base alle dichiarazioni, rientra nelle prime cinque fasce e sono quelle che partono da un minimo di 450 euro e che arrivano a circa 550 euro. Possibile che chi è iscritto abbia un reddito basso, genitori monoreddito, senza la casa di proprietà? I controlli hanno riguardato mille studenti e i risultati arriveranno a breve. E l'anno prossimo si raddoppia e i controlli a campione riguarderanno- auspica Manfredi - almeno 2.000 persone. L'obiettivo - aggiunge il pro-rettore non è solo quello di stanare chi elude con dichiarazioni false le tasse ma con quanto si riesce a recuperare saremo nelle condizioni di aumentare le borse di studio e di aiutare effettivamente gli studenti più bisognosi».
(Fonte: E. Romanazzi, Il Mattino 26-08-2011)