Home 2011 12 Agosto Un piano che comprende l’integrazione scuola-università-lavoro per i giovani
Un piano che comprende l’integrazione scuola-università-lavoro per i giovani PDF Stampa E-mail
Dal monitoraggio delle professionalità richieste dal mercato del lavoro per arrivare all'orientamento e finire al rilancio dei contratti di apprendistato. Sono nove le linee di azione messe a punto dal Governo per aiutare i giovani a trovare un lavoro. Per il piano, presentato oggi alle Parti Sociali e promosso dai ministri dell'Istruzione Gelmini, del Lavoro Sacconi e della Gioventù Meloni, e' stato stanziato 1 miliardo di euro. Tra i nove passi del ''Piano per l'occupabilita' dei giovani” figura anche il “Monitoraggio delle conoscenze dei giovani” attraverso la partecipazione ai programmi Pisa e Piiac dell'Ocse e l'attività' di valutazione Invalsi, la “Modernizzazione dell'impianto organizzativo della scuola secondaria superiore”, soprattutto per gli istituti tecnici e professionali, per aumentare le possibilità di scelta degli studenti e delle loro famiglie e le opportunità per l'ingresso nel mondo del lavoro, anche attraverso il potenziamento dell'alternanza scuola-lavoro, l’ “Integrazione scuola-università-lavoro” rivalutando la valenza culturale e formativa del lavoro. Il nuovo apprendistato diventa il canale principale di ingresso nel mondo del lavoro. Attraverso il nuovo Testo Unico dell'apprendistato la materia e' stata semplificata e resa omogenea sull'intero territorio nazionale. Costituiti, per la prima volta, 59 Istituti Tecnici Superiori (Its), che ad ottobre 2011 avvieranno le attività didattiche e formative. Gli Its offrono la possibilità di conseguire il Diploma di Tecnico Superiore specializzato, con conseguente accesso al mercato del lavoro, ma anche la possibilità di proseguire gli studi all'Università'. La loro istituzione consente di allineare il nostro Paese all'Europa. Rilancio dei dottorati di ricerca, al fine di potenziare non solo i percorsi accademici, ma anche i canali di ingresso nel mondo del lavoro e delle professioni, e nell'ambito della ricerca privata secondo un nuovo regolamento dei dottorati di ricerca alla luce della recente riforma universitaria. Il “Fondo per lo studio” stanziato dal ministero della Gioventù consente ai giovani meritevoli di intraprendere un percorso di studi o completare la propria formazione grazie a un prestito garantito dallo Stato. Si prospetta anche un accordo tra Ministero dell'Istruzione, dell'Università' e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l'anticipazione del tirocinio e del praticantato dal post laurea agli ultimi anni dei percorsi universitari.
(Fonte: ASCA - Roma, 10-08-2011)