Tasse universitarie, diritto allo studio e prestiti agevolati nelle statistiche del MIUR |
Rispetto al 2007-08, nell'anno accademico 2009-10 è aumentato il numero degli studenti parzialmente esonerati dal pagamento delle tasse sia nei corsi universitari che in quelli AFAM, in relazione alle agevolazioni di cui hanno usufruito gli iscritti ad università, accademie e conservatori in possesso di determinati requisiti socio-economici. È uno dei dati resi noti dall'Ufficio Statistico del Miur nei numeri Tre e Quattro del Notiziario 2011, nei quali viene fornita un'attenta panoramica della contribuzione finanziaria da parte degli studenti iscritti ai corsi universitari e degli istituti Afam e delle forme di diritto allo studio godute nell'ultimo anno accademico. Dall'indagine ministeriale è emerso che nell'ultimo triennio, la contribuzione media degli iscritti ai corsi di laurea è aumentata dell'8% negli Atenei statali e del 3% in quelli non statali. La contribuzione studentesca varia a seconda del territorio. Per i corsi di laurea, l'area più costosa è risultata quella del Nord - Ovest, mentre per i corsi di perfezionamento e i master l'area Nord - Est è quella che ha richiesto il maggior sacrificio finanziario. In questi territori, uno studente iscritto in un Ateneo statale ha pagato quasi il doppio rispetto a uno studente delle Isole. Tra gli Istituti statali dell'AFAM, gli ISIA (Istituti Superiori per le Industrie Artistiche) sono quelli in cui è stata registrata la contribuzione media più elevata (1.328 euro); al contrario, per frequentare l'Accademia Nazionale di Arte Drammatica sono bastati solo 62 euro. Agli iscritti presso Accademie legalmente riconosciute è stata invece richiesta una contribuzione media quasi cinque volte maggiore di quanto dovuto per la frequenza delle Accademie di Belle Arti statali. Per quanto concerne più in particolare gli interventi di diritto allo studio nel settore universitario, nell'A.A. 2009-10 gli studenti hanno usufruito di oltre 135 mila sussidi di varia natura, di cui 10.700 borse di studio a completamento di quelle erogate con fondi regionali o dei singoli Atenei, con un aumento nel quinquennio pari al 14%. Buona parte dei sussidi hanno favorito la mobilità internazionale, in particolare per gli iscritti ai corsi di dottorato, con l'obiettivo di favorire l'esperienza all'estero nell'ambito di progetti di ricerca e usufruire di un 50% di maggiorazione dell'importo della borsa. Per gli iscritti ai corsi di laurea, una preziosa forma di aiuto è stata l'attività di collaborazione a tempo parziale (circa 27.000 studenti), seguita dai programmi di mobilità e scambi culturali e dalla gestione di mense e alloggi (che da sola impegna l'80% della spesa in DSU). Nonostante le Convenzioni in corso di stipulazione fra Atenei e istituti di credito, sono risultati ancora poco diffusi i prestiti agevolati. È interessante notare che dei 1.336 milioni di euro, complessivamente spesi dalle università nel corso del 2009, oltre la metà è stata assorbita dai contratti di formazione specialistica relativi agli specializzandi in Medicina e più di un terzo dalle borse di dottorato di ricerca. Anche negli Istituti AFAM è risultata in aumento la somma complessiva pari a 2,8 milioni di euro (compresi i finanziamenti da enti privati) erogata per sussidi e per borse di studio.(Fonte: M.L. Marino, rivistauniversitas maggio 2011) |