Home 2011 23 Maggio Il ritardo della cultura in Italia è ritardo della cultura scientifica
Il ritardo della cultura in Italia è ritardo della cultura scientifica PDF Stampa E-mail

Il pensiero di Croce, che per gli amanti delle etichette possiamo chiamare "filosofia dello spirito" o "storicismo assoluto", per dirla tutta, non pone neanche la differenza tra filosofia e scienza ma, più precisamente, tra giudizio e logica o giudizio e pratica e tutti - filosofi e no, scienziati e no - facciamo "uso" ora di questi ora di quelli, come ci fa più comodo o secondo bisogno e necessità. Croce dissolve semplicemente l'esistenza stessa delle discipline (ma non delle funzioni), né più né meno come fa Popper: «Per prima cosa, la mia disciplina non esiste perché le discipline non esistono. Non ci sono discipline, né rami del sapere o, piuttosto, d'indagine: ci sono soltanto problemi e l'esigenza di risolverli...» e via così secondo il maggior epistemologo del Novecento. La verità è che il dibattito sul ritardo della cultura scientifica italiana è in ritardo con se stesso. «Tutta la vita è risolvere problemi» diceva Popper come se citasse Croce che a sua volta diceva che tutta la vita è risolvere problemi sempre nuovi.

I problemi che abbiamo noi oggi non sono quelli del tempo di Croce il cui pensiero, che se è qualcosa di "anti" è anti-metafisico, pur ci può ancora servire come "strumento di lavoro". Se la cultura scientifica italiana è in ritardo è soprattutto perché il sistema scolastico e universitario non "produce" più né tecnici, dei quali c'è gran bisogno, né teste pensanti delle quali c'è sempre penuria. E cosa produce? Carte, diplomi, lauree, attestati insomma il "possesso del sapere" che l'illusione di sapere qualcosa. Ecco perché il ritardo della cultura in Italia è ritardo della cultura scientifica perché è ritardo della cultura della libertà.

Dai professori non viene mai la critica al nostro sistema dell'istruzione e della ricerca se non in termini di potenziamento statale in nome del dogma del "pubblico" che in realtà è un monopolio.

Tuttavia, il ritardo - in qualsiasi campo, non solo in quello scientifico - si recupera se si è disposti a riconoscere che la "scienza" (qualunque cosa sia) si fonda non sulle cattedre e i titoli ma sulla libertà e le sue lotte che è il mondo nel quale Croce visse e operò.
(Fonte: G. Desiderio, Il Riformista 17-05-2011)