Home 2011 23 Maggio Intervista a Stefano Fantoni neo presidente dell'ANVUR
Intervista a Stefano Fantoni neo presidente dell'ANVUR PDF Stampa E-mail

Dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste all'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Stefano Fantoni è stato nominato nei giorni scorsi presidente del nuovo ente previsto dalla riforma Gelmini, l'ANVUR. Un'agenzia indipendente, con personalità giuridica di diritto pubblico, che avrà compiti non solo di valutazione dell'efficienza delle attività didattiche e scientifiche ma anche di indirizzo, coordinamento e vigilanza e che potrà contare su un'ampia autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, «anche in deroga alle disponibilità sulla contabilità generale dello Stato», com’è scritto nel decreto legge che l'ha battezzata. Una specie di super-poliziotto per università ed enti di ricerca? No, spiega Fantoni, piuttosto un'authority che si muoverà seguendo due direttive di base: razionalizzazione e meritocrazia.

Fantoni, l'agenzia è appena nata. Com'è strutturata?

“Sono stato eletto presidente il 2 maggio scorso, e il ministro ha appena scelto i sette componenti del comitato direttivo su una rosa di 15 selezionata su 350 candidati. Tutti docenti che hanno dovuto lasciare i loro incarichi”.

Forse non tutti gli atenei faranno salti di gioia.

“Il nostro scopo è condividere le regole. La valutazione non è certo a scopi punitivi, ma anzi serve a fare emergere i giovani bravi, a far sì che la tanto invocata meritocrazia entri a far parte del dna di università ed enti di ricerca. E credo che università ed enti di ricerca siano pronti a questo passo. Inoltre dovrà essere uno strumento utile alle università stesse per capire cosa possono fare per migliorare, se ci sono sprechi o gestioni non razionali delle risorse”.

Come saranno le procedure?

“Le stiamo studiando. Per cominciare i 67mila docenti che lavorano in Italia dovranno mandarci attestati e prodotti delle loro ricerche, e per ognuno sarà effettuata una valutazione. Che sarà positiva o negativa. Ma il nostro compito è anche un altro”.

Quale?

“Dare pareri sui decreti attuativi della riforma universitaria”.

Lei è un fisico. Quanto è stata importante l'esperienza amministrativa come direttore della SISSA a Trieste?

“L'ANVUR sta nascendo dal niente, è tutto da fare, a cominciare dal personale. Sotto questo profilo la SISSA è stata un'esperienza importante, ho imparato a interagire con chi prende decisioni, ho imparato a confrontarmi con la politica. Tutto questo mi servirà. Dopodiché, ogni fisico è abituato a risolvere problemi complessi”.
(Fonte: Il Piccolo 18-05-2011)