Home 2011 26 Febbraio La governance degli atenei nel progetto TRUE
La governance degli atenei nel progetto TRUE PDF Stampa E-mail

Entra nel vivo il progetto internazionale TRUE (Transforming Universities in Europe) promosso dall'ESF (European Science Foundation), una ricerca di ampio respiro che vede coinvolti tre atenei "campione" in ciascuno degli otto Paesi oggetto di studio, per un totale di ventiquattro università europee. L'obiettivo dello studio comparato è di analizzare la governance degli atenei in questione per mettere in luce come i meccanismi che regolano il funzionamento all'interno delle mura accademiche influenzino sia l'organizzazione interna, sia più in generale il panorama europeo dell'educazione superiore. Indagando, in definitiva, sul rapporto tra governance e cambiamento organizzativo per delineare scenari e tendenze del futuro degli atenei in Europa su temi di cruciale importanza: la ricerca, la didattica e l'innovazione. Il progetto TRUE, coordinato dall'Università di Bergen, è frutto di un lavoro di squadra grazie alla fattiva collaborazione di tutti gli attori europei coinvolti nell'iniziativa: Francia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Svizzera. Per l'Italia il responsabile scientifico dello studio è la dottoressa Emanuela Reale, primo ricercatore del CERIS (Istituto di ricerca sull'impresa e lo sviluppo) del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche); le tre università pubbliche coinvolte sono invece l'Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Torino e l'ateneo di Udine. Il macro-progetto di ricerca è portato avanti in maniera integrata, attraverso un protocollo condiviso: un team di lavoro internazionale opera su un pool di ventiquattro atenei e tutto il materiale raccolto finisce in un repository comune da cui attingere per le proprie specifiche ricerche.

Le fasi del progetto. "Il programma TRUE - sottolinea Emanuela Reale - è partito più di un anno fa: ora abbiamo definito il frame teorico di analisi e siamo pronti per entrare nella fase operativa. Tanti progetti nazionali che si ritroveranno in un unico studio comparato: il 2011 sarà dedicato alla raccolta dei dati, il 2012 alla loro elaborazione. Ma già alla fine di quest'anno contiamo di avere i primi risultati sulle tendenze di cambiamento in atto". La metodologia di analisi è mista: quantitativa (dati raccolti mediante questionari) ma anche qualitativa (interviste in profondità ai decisori politici): "Ogni stato porterà avanti uno specifico progetto di ricerca. Per l'Italia analizzeremo gli strumenti di policy sull'università a livello dei governi regionali e nazionali, inoltre anche a livello di Unione Europea, focalizzando l'attenzione su due grandi tematiche molto attuali: il finanziamento e la valutazione".

Bologna "la dotta" guarda al futuro. L'Alma Mater di Bologna è stata scelta come rappresentante dei grandi atenei di tradizione secolare. Il Politecnico di Torino rappresenta invece il "campione" di studio per gli atenei tecnici. Nell'ambito delle università di recente istituzione che presentano dinamiche di forte cambiamento, la scelta è caduta sull'ateneo di Udine.
(M. Massimo, La Repubblica Scuola 22-02-2011)