Home 2011 26 Febbraio Watson, il supercomputer in grado di parlare e rispondere a domande
Watson, il supercomputer in grado di parlare e rispondere a domande PDF Stampa E-mail
Un computer in grado di parlare e rispondere a domande poste in forma verbale, comprendendo quanto enunciato da un essere umano, e che è già stato definito il più importante passo in avanti compiuto a livello elaborativo degli ultimi decenni. Stiamo parlando di Watson, il supercomputer sviluppato da IBM che è riuscito a battere due campioni del quiz americano Jeopardy! aggiudicandosi un premio di 1 milione di dollari che sarà devoluto in beneficenza. Un gioco, quello di Jeopardy!, che ribalta le regole proponendo ai concorrenti degli indizi sotto forma di risposta e in base ai quali si deve arrivare a indovinare la domanda iniziale. Frutto della collaborazione con otto atenei, tutti statunitensi tranne la nostra Università degli Studi di Trento, Watson ha richiesto quattro anni di sviluppo. Dal punto di vista tecnico il supercomputer utilizza quindi hardware Power 7 e integra funzioni software per organizzare i propri pensieri e sostenere delle conversazioni. Come detto anche l’Italia ha avuto parte nella sua realizzazione con l’Università di Trento che ha collaborato con IBM al fine di perfezionare gli algoritmi utilizzati nella classificazione delle domande proposte nel corso del quiz televisivo. Il tutto puntando a migliorare la ricerca delle possibili risposte e raffinare gli algoritmi di selezione della risposta più promettente tra le varie alternative trovate dal sistema. Nel dettaglio una nota parla di tecniche di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale basate su rappresentazioni sintattiche e semantiche del testo.
(P. Morati, cwi computer center 17-02-2011)