Home 2011 10 Gennaio Indagine open doors 2010: più studenti stranieri in USA e meno studenti USA all’estero
Indagine open doors 2010: più studenti stranieri in USA e meno studenti USA all’estero PDF Stampa E-mail
Sono stati quasi 700.000 gli studenti internazionali iscritti nelle università e nei college statunitensi nell'anno 2009-2010, con un aumento del 3% dovuto principalmente alla crescita della popolazione studentesca cinese. Questo è quanto emerge dall'indagine Open Doors 2010, che, per la prima volta, rileva un leggero declino degli studenti statunitensi presenti all'estero, ma, al contempo, mostra notevoli aumenti di coloro che scelgono mete non tradizionali e, in particolar modo, il Perù, la Corea del sud e il Cile. Pubblicato ogni anno dall'Institute of International Education (IIE), lo studio ha mostrato quest'anno la cifra record degli studenti internazionali negli Usa (690.223). Le iscrizioni degli studenti post graduate sono aumentate del 4%, arrivando a quota 293.885. La California è stata il principale stato ospitante, con più di 94.000 studenti internazionali, mentre al primo posto tra le città si è classificata New York. La University of Southern California è stata l'università più popolare con quasi 8,000 studenti internazionali. La Cina si è affermata quale principale paese d'invio, superando l'India, che si è attestata al secondo posto con 105.000 studenti. In terza posizione troviamo la Corea del sud, nonostante il declino del 4%. A sorpresa l'Arabia Saudita ha registrato un incremento del 25% rispetto all'anno precedente riflettendo il sostanziale investimento del governo saudita nelle borse di studio all'estero e si è classificata quale settimo paese d'invio. Il calo più notevole (15%) si è avuto nel numero di studenti provenienti dal Giappone, confermando il declino del 14% dell'anno precedente. Emerge per la prima volta nei 25 anni di vita di Open Doors un declino dello 0,8% nel numero degli studenti statunitensi iscritti all'estero (260.300 circa). I primi 4 paesi di destinazione, il Regno Unito, l'Italia, la Spagna e la Francia, hanno costatato una riduzione (il 6% per il Regno Unito e l'11% per l'Italia), mentre solo per la Cina, in quinta posizione, si è verificato un aumento del 4%, sulla scia dell'incremento dell'anno precedente. Sebbene l'Europa continui a essere la meta preferita, con 142.000 studenti americani nel 2008-09, si registrano aumenti nel numero di studenti che scelgono l'Africa (16%), l'Asia (2%) e l'America del sud (13%). Nonostante vi sia una maggiore mobilità, la durata dei periodi all'estero è molto breve e non consente agli studenti un'immersione completa nelle culture dei paesi ospitanti. Il 74%, infatti, ha trascorso all'estero 8 settimane nell'anno 2008-2009 e solo il 4% vi ha trascorso un intero anno.
(E. Cersosimo, rivistauniversitas 22-12-2010)